le Lezioni di Leggerezza di Marella con K-Lab

laura credidio

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Un motivo in più per amare l’autunno: la nuova minicapsule Lezioni di leggerezza A/I 2016 !

Un progetto creato da Marella in collaborazione con i ragazzi di K-LAB.
Per la seconda stagione il team creativo di Marella ha accompagnato i giovani copywriters di K-Lab in un’esplorazione creativa di tessuti, colori, immagini e suggestioni per progettare frasi che esaltino la libertà di essere se stessi, di esprimersi con leggerezza e intelligenza.  Allegria, sagacia e soprattutto la libertà di essere diversamente creativi.

La leggerezza si raggiunge liberando la fantasia come l’elio della mongolfiera, simbolo del progetto, che rende i ragazzi in grado di superare le difficoltà che incontrano sul proprio cammino.
Il risultato di questa seconda stagione è la mini-capsule della collezione Marella composte da felpe e t-shirt con frasi ironiche, profonde e allo stesso tempo leggere, fuori dagli schemi di ragionamento in cui rientra il pensiero tradizionale.

marella_brief_k_labIl percorso è nato da un incontro fra il team creativo dell’azienda ha accompagnato i giovani “copywriters” alla scoperta dell’anima e dei valori dello stile Marella e della donna che ne incarna lo stile.
La fase esplorativa è passata anche attraverso l’analisi tattile dei molti e diversi filati utilizzati dal brand italiano, non solo lane e cotoni in tutte le loro lavorazioni, ma anche i pizzi e altre texture utilizzate nelle applicazioni.
Colori, consistenze, materiali e fantasie che hanno reso questa un’esperienza unica per i ragazzi e unica anche per il team di Marella che ha incontrato e valorizzato i talenti dei ragazzi di K-LAB.

I ragazzi sono stati parte di un processo creativo che punta alla bellezza della donna e alla sua libertà. L’incontro è stato un  reale  scambio di idee e profondità di pensiero tra i due team, dando vita ad una progettazione ricca di molteplici punti di vista, dove la parola “diversità” è stata realmente una risorsa.

lezioni di leggerezza_logoLa collaborazione con Marella è una grande opportunità per i ragazzi di K-LAB per realizzare ciò che loro stessi definiscono “l’occasione per un futuro intelligente”.

I testi elaborati dai ragazzi sono stati scritti  con la tecnica Comunicazione Facilitata.
Una tecnica per persone con disabilità varie che rendono molto difficile, se non impossibile, la comunicazione orale.
In questo modo, K-Lab promuove la cultura dell’unicità della persona, dà voce e riconoscimento al pensiero di chi, fino a poco fa, era costretto al silenzio perché non in possesso del linguaggio verbale. Ma i linguaggi sono tanti.
E queste lezioni di leggerezza ne sono la prova concreta.

Guarda il video Marella K-Lab collezione Autunno Inverno 2016 e scopri le Lezioni di Leggerezza!

video Marella - K-Lab Lezioni di Leggerezza A/I 2016

Chi è K-LAB? UN PROGETTO DOVE LA DIFFERENZA DIVENTA UNA RISORSA.
K-LAB è un laboratorio diversamente creativo molto speciale, che sviluppa progetti di comunicazione e design di alto profilo attraverso le capacità inaspettate di ragazzi diversamente abili, canalizzando le loro risorse in modo produttivo verso il mondo del business, dando dignità e giusto riconoscimento economico al loro talento. K-LAB nasce dalla vision di una designermamma innamorata della mente e del cuore del proprio ragazzino speciale, da un art director con la voglia di dare forma ad un sogno, da tante altre persone che hanno saputo ascoltare, guardare oltre le apparenze e credere nel progetto.

I ragazzi di K-LAB, che hanno partecipato al progetto sono in gruppo di ragazzi con disabilità, che si definivano zitti ma che ora hanno la possibilità di far risuonare a gran voce il loro pensiero. Sono ragazzi speciali che trovano nella comunicazione facilitata il ponte tra i loro gesti inadeguati ed un cervello intelligente. Si esprimono grazie all’uso di particolari tastiere e al lavoro di professionisti e volontari che si occupano del percorso educativo e formativo, strutturando progetti di vita che ascoltino le loro richieste. I loro testi sono densi di emozioni, riflettono un mondo interiore ricco, che sa rielaborare realtà e immaginazione, così che la loro fragilità diviene punto di forza per se stessi e gli altri: un vero dono per chi legge le loro parole. L’associazione nasce dal desiderio di promuovere la cultura dell’Unicità della persona, di dare voce e riconoscimento al pensiero ricco e profondo di chi finora era costretto al silenzio, perché non in possesso di linguaggio verbale.

La COMUNICAZIONE FACILITATA.
La Comunicazione Facilitata Tecnica Aumentativa Alternativa Alfabetica del Linguaggio è una tecnica che si colloca all’interno delle strategie aumentative e alternative di comunicazione cioè di quelle forme di comunicazione che sostituiscono, integrano o aumentano il linguaggio verbale orale, quando questo sia assente, non funzionale o molto carente. Tale tecnica consente a persone affette da patologie varie (che rendono impossibile, difficile o del tutto inattendibile, perché non funzionale e frammentata, la comunicazione orale o quella scritta tradizionale) di poter comunicare in modo efficace mediante l’uso di tastiere alfabetiche. Si rivolge in particolare a quelle persone che per diversi motivi non sono in grado di eseguire movimenti volontari e finalizzati anche molto semplici, che hanno difficoltà nel programmare, iniziare, monitorare e condurre a buon fine un atto motorio, come ad esempio scrivere una parola. La CFA consente lo sviluppo di abilità comunicative attraverso la digitazione delle lettere sulla tastiera, con il sostegno di un partner o facilitatore che fornisce al soggetto facilitato un supporto fisico, cioè un aiuto nello stabilizzare il braccio o nell’isolare il dito, che permette di attivare e modulare il movimento del braccio. Nel fornire tale supporto fisico il facilitatore contribuisce in modo particolare al raggiungimento di un’adeguata stabilità emotiva nella persona facilitata. La CFA si propone di sviluppare capacità comunicative, migliorare l’organizzazione del pensiero, permettere al soggetto di essere partecipe al contesto sociale, esprimere scelte, fare richieste, sviluppare il massimo livello possibile di autonomia comunicativa e di pensiero, promuovere l’integrazione tra il soggetto e il mondo reale. Il concetto di facilitazione viene inteso come un semplice contatto fisico da parte del facilitatore e si esplica con un tocco o con una presa, poiché senza di essi non si attiverebbe alcun meccanismo. L’effetto prodotto dal contatto consiste nello stimolare il movimento richiesto e rendere possibile il raggiungimento dello scopo. La CFA si basa sulla convinzione di fondo che le difficoltà comunicative dei soggetti facilitati non siano di natura cognitiva e/o linguistica ma discendano soprattutto dalla mancata integrazione delle funzioni neuro-psicologiche e che quindi essi posseggano capacità intellettive ed un mondo interiore di conoscenze molto più sviluppato rispetto a quello stimato finora dai test di valutazione applicati. Tale tecnica, che deve essere inserita, sempre, all’interno di un progetto educativo abilitativo riabilitativo, viene utilizzata in tutte le situazioni di assenza, insufficienza, o inefficacia della comunicazione verbale orale, o gestuale, aldilà del tipo di disabilità e dell’età della persona.

altri progetti K-LAB:
DON CHISCIOTTEAterballetto e K-LAB.
I ragazzi di K-LAB e i danzatori di Aterballetto, hanno portato in scena con “Don Chisciotte” con un’interpretazione liberamente ispirata al celebre romanzo di Cervantes e con le coreografie di Eugenio Scigliano la performance interpreta con parole e danza il tema di un contemporaneo Don Chisciotte, simbolo dell’uomo che cerca di realizzare i propri sogni contro ogni tipo di mulino a vento.

ESSENT’IAL con K-LAB.
Per Essent’ial, brand di accessori e arredi per la casa realizzati in materiali naturali, i ragazzi di K-lab scrivono frasi che sono stampate su quaderni, astucci, shopper arricchendo di contenuti gli oggetti ecodesign. La collezione è in vendita on line sul magazine shop  Essentialist.it.
Una collaborazione ricca di bellezza e creatività.