TEDxCNR. Quanto ci cambia condividere idee brillanti?

laura credidio

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TEDxCNR. Beyond the Known.

Ne ero consapevole. Partecipare ad un TEDx è sempre un’esperienza che ti cambia. Certo devi essere predisposto, ma chi segue i TED Talk difficilmente non lo è.
In cosa mi ha cambiata? Intanto conoscere il CNR. No, non il Consiglio Nazionale delle Ricerche in quanto istituzione. Di questo avevo letto e conosciuto negli scorsi mesi, la vera scoperta sono state le persone del CNR.team marketing_TEDxCNR
I ricercatori, gli speaker legati al mondo della ricerca e soprattutto chi del CNR si è prestato a fare “il volontario TEDx”.
Persone che nella “vita reale” fanno lavori specialistici nell’ambito della ricerca scientifica più avanzata.
Eppure in pochissimo tempo messi di fronte a “criticità definibili banali” rispetto ai temi di cui loro trattano abitualmente siamo diventati presto una squadra affiatata.
Essere squadra, correre insieme, preoccuparsi e poi sorridere e ridere, sempre insieme. Tutti i TEDx sono esperienze di cambiamento, TEDxCNR ha sicuramente qualche peculiarità in più.
E’ il primo promosso da un Ente di Ricerca, il primo che coinvolge la scienza con un respiro e una portata nazionale, il primo in cui oltre che nel team organizzatore mi sono concessa il lusso di essere spettatore.

Frequentare il dietro le quinte dei TEDx significa vedere in atto una magia che si compie.
Un’alchimia che amalgama l’energia degli spettatori, dei relatori, dei partner, dei volontari. L’adrelina di chi deve parlare, l’attesa di chi ascolta e poi le storie che si intrecciano, le menti che elaborano idee e trasferiscono esperienze di altri nel proprio vissuto.

Così ho fatto anch’io.
Cosa TEDxCNR porterà nel mio quotidiano, nel mio essere un architetto innamorato del marketing, una creativa razionale? Intanto ha rafforzato la mia passione per costruire, per trasferire agli altri energia e ottimismo razionale. L’entusiasmo e la voglia di rendere semplici cose complesse, di osservare il mondo da punti di vista inconsueti.
Non ero convintissimo della scelta di isolarci in sala, ma mi sono fidata e per un giorno ho scelto di staccare il telefono.
E’ stato un giorno di digitaldetox. Niente post, niente tweet. Solo attenzione. Ed è tutta un’altra cosa.
Fare una cosa per volta, un lusso! 

Non commenterò i talk di questa lunga maratona di idee. I Talk vanno visti, ascoltati e presto saranno caricati sul canale youtube di TEDxCNR.  Il programma è stato densissimo di spunti e un vero concentrato di idee brillanti. Si sono susseguiti per circa 8 ore interventi su neuroscienze, nanotecnologie, cybersecurity, roboetica, arte, scienze della terra,….

Di ogni intervento ho raccolto una frase, un commento semplice, un suggerimento che mi ha colpita e che mi seguirà nel cambiamento delle mie abitudini. Piccole lezioni di vita che ho imparato dai grandi scienziati.

TEDxCNR Piero Angela“In Italia siamo tutti intelligenti ma manca un’intelligenza di sistema” dice Piero Angela.
E’ così ovunque, nelle aziende, nelle comunità. Sì, tutti intelligenti ma poco propensi a farsi da parte per creare e favorire un’intelligenza collettiva che viaggia e avanza insieme.

Da John Sankovich della NASA imparo che non importa se l’obiettivo è Marte o un business plan. I progetti migliori nascono integrando diversità. Culture, genere, competenze, abitudini.  Le differenze vanno ricercate e favorite, i team progettati. Gli specialisti sono fondamentali ma senza attuare un pensiero alternativo, diverso non innoviamo veramente.

E poi Francesca Fedeli e Roberto D’Angelo, i genitori di Mario, quanto mi hanno insegnato!  Sorridere e trasferire positività. “Così concentrati a insegnare l’autonomia a nostro figlio che ci eravamo dimenticati di trasmettergli la gioia di vivere. Allora abbiamo cambiato prospettiva: se volevamo il meglio da lui, dovevamo dare il meglio di noi”. La storia del piccolo Mario e dei neuroni a specchio apre mondi.  Guardare a quello che ci preoccupa, spaventa, tormenta con sguardo positivo. La predisposizione d’animo con la quale affrontiamo qualsiasi cosa facciamo ne cambia spesso il risultato. Fight the stroke.

Una sorpresa poi sentire scienziati descrivere con semplicità e bellezza il loro lavoro. Testuali parole di Michela Matteoli (CNR) “le cellule microgliali  sono bellissime” o come Mario Nicodemi (CNR-UNINA), che spiegando che in ciascuna delle nostre cellule ci sono due metri di DNA racchiusi in un nucleo che è grande solo qualche millesimo di millimetro ci dice  il DNA ha una affascinante struttura frattale, fatta di domini dentro domini, come le scatole cinesi o le bambole russe. Sì, l’architettura del genoma umano è stupefacente”.

Trasmette una grande fiducia sapere che la scienza avanza velocissima, sperimenta tecnologie ma ci dice che siamo una macchina perfetta, in grado di autoripararsi e che le buone abitudini alimentari e la vita sana sono ancora il modo migliore per stare al mondo.

Intelligenza artificiale, oracolo quantistico? La soluzione ai problemi non saranno le risposte che riceveremo ma le domande che sapremo porre. Con Enrico Prati (CNR) rimetto a fuoco che per avere risposte sensate dobbiamo pensare a domande sensate.


TEDxCNR AuditoriumNon avrei mai pensato alle frane in competizione con tsunami, trombe d’aria,… argomenti definiti più sexy. Grazie a Fausto Guzzetti (CNR) capisco che da spettatori siamo sempre interessanti a grandi eventi,  alle spettacolarizzazioni, se le notizie non sono catastrofiche non ci catturano ed ecco che le frane che interessano quasi tutto il nostro territorio non sono prese sul serio. 
La sfida in ogni lavoro è rendere appealing quello che diciamo mantenendone intatta la verità, la serietà.


E Giusi Nicolini “perchè pensare al Nobel a Lampedusa, dovremmo piuttosto istituire un controNobel a chi non si comporta come i lampedusani”. 
La piccola Lampedusa grazie alla testimonianza del suo sindaco diventa un gigante. Non più la porta di servizio ma l’ambasciata d’Europa.  Chi direbbe che a Lampedusa è cresciuto il turismo del 30%?
E’ la bellezza dell’accoglienza, l’unica via per il vero cambiamento.

Con Gianpaolo Zambonini (Polizia Scientifica) mi convinco che si può, si devono trasformare i limiti e abbattere le abitudini, rifiutare le risposte “no, non si può fare” passando sistematicamente dall’idea che “si è sempre fatto così” alla domanda “come si può fare meglio?”.
Essere innovativi è innanzitutto un’attitudine mentale. 

Con Franca Tecchio (CNR) apprendo che per imparare a entrare in sintonia e relazione con gli altri si può imparare studiando come agisce il cervello. La meraviglia del cervello è la sua capacità di imparare, quindi di cambiare se stesso, in risposta agli stimoli che provengono dall’esterno. Il cervello ascolta, si sincronizza con l’altro cervello che sta parlando, e cambia qualcosa della stessa struttura neuronale grazie alla sua plasticità.
Attivare l’ascolto, elevare l’attenzione per sincronizzarsi all’altro.

Con Corrado Giustozzi (ENISA) scopriamo la terribile verità. Il male esiste anche nel mondo informatico e spesso è più veloce, scaltro, e ha più mezzi rispetto al bene. Stiamo parlando di cybersecurity (e non solo). Come ci si difende? Intanto ammettendo che esiste e poi purtroppo niente regole, dobbiamo coltivare un sano buon senso.  Eh già, questo mi preoccupa molto. La tecnologia in quanto semplificazione mi attrae da sempre. Come resistere al frigo che misura i  bisogni alimentari e manda una mail al supermercato e magicamente arriva la spesa a casa? L’internet delle cose è una grandissima opportunità ma nasconde minacce fortissime. Ogni connessione alla rete, infatti, è anche un potenziale punto di ingresso di un attacco. Fenomeni sostanzialmente ignoti a designer e progettisti di frigoriferi, aspirapolvere, vetture…

E che orgoglio ascoltare Costanza Miliani (CNR) e il progetto MOLAB. Ricercatori come artisti viaggianti con un furgoncino carico di casse da concerto che al posto di strumenti musicali ha strumenti scientifici con i quali girare l’Europa di museo in museo. Un’eccellenza italiana riconosciuta come “facility strategica” da parte della Commissione Europea. 

“Che futuro vogliamo? Macchine al servizio degli uomini? O uomini prigionieri delle macchine?” con Gianmarco Veruggio (CNR) rifletto su quanto la letteratura influenza la scienza e viceversa. Mi fermo a riflettere sulla metafora di Pinocchio burattino vs Pinocchio Robot e su quanto i libri cambino la vita della persone. A lui ha cambiato la vita Isaac Asimov, io sono stata rapita da Rainer Maria Rilke e leggendo “Lettere a un giovane poeta” ho ricevuto risposte sul mio futuro, è stato pertanto immediato capire quando Ennio Tasciotti (Houston Methodist Hospital, USA) racconta di aver voluto fare lo scienziato fin da bambino.
Non poteva immaginare per se stesso un futuro diverso. Cambiare il mondo, migliorare la vita degli altri.

Sognare di cambiare il mondo è quello che accomuna speaker, partecipanti, volontari, partner  di TEDxCNR.
TEDxCNR, come tutti i TED e TEDx, ha l’obiettivo di diffondere idee brillanti e con questo evento ha fatto un enorme passo in più, riportarci ad amare la scienza, le persone che alla ricerca dedicano la propria vita e unire noi e tutti i ricercatori alla famiglia Regeni per continuare a chiedere #veritàperGiulioRegeni.

Grazie TEDxCNR, a Michele Muccini, a Roberta Ribera e ad Andrea Pauri, e a tutti i miei compagni di viaggio.

TEDxCNR – 8 ottobre 2016 Auditorium – Parco della Musica – Roma.tedxcnr