MARKETING TRAINING

Innovazione sociale, digital design e public speaking.

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Parlare di innovazione sociale e di digital design in Microsoft House, il tempio del digitale?
Certo, un po’ di tensione c’era ma non avrei mai pensato che il motivo reale della mia preoccupazione potesse riguardare non il contenuto dell’intervento ma il telecomando per le slide.

Sì, mi è successo. Ero lì pronta a raccontare la mia idea e… non è partito il  video e neppure le slide. 

In mente, in un secondo, tutte le teorie raccontate nei corsi e agli speaker dei  vari TEDx organizzati.
Respira, sorridi. Improvvisa, parla con il cuore.

Hai letto Il miglior discorso della tua vita di Chris Anderson? Io sì. In inglese e poi in italiano, e l’ho sintetizzato e poi insegnato. Eppure eccomi qui. Sola davanti ad un telecomando che non funziona.

Respira, sorridi. Improvvisa, parla con il cuore” ora posso dirlo con certezza, FUNZIONA.

Quante volte mi sono sentita dire, e ho detto, che bisognerebbe preparare un discorso pensando solo al pubblico, trasferire messaggi pensando ad emozionare senza l’ausilio di supporti esterni.
Usando occhi, sorriso e passione.

La tecnologia è fondamentale, ti aiuta, accompagna e facilita la comprensione ma niente può sostituirsi all’idea e alla forza della comunicazione.

Un titolo impegnativo “Una visione tra ridesign dell’informazione e ridesign della società attraverso l’innovazione“, il palco condiviso con Mark Porter tra più noti grafici editoriali al mondo, ospite di Domus, la prestigiosa rivista di architettura fondata nel 1928 da Gio Ponti.
E io sola con la mia idea.
Sicuramente partivo avvantaggiata. Cosa ci vuole a raccontare delle proprie passioni? Ci vuole coraggio!
Farsi portavoce dei TEDx e di un modello che ha rivoluzionato il modo di diffondere le idee è una responsabilità.
Non stai parlando solo di te ma dell’impegno di migliaia di persone che condividono con il te un grande ideale. Scoprire e diffondere idee di valore.

E poi l’innovazione sociale di K-Lab, un progetto che sento nel profondo.
Un’idea che diventa concreta grazie all’impegno e alla ricchezza interiore delle persone.
Professionisti e volontari che lavorano insieme alle capacità delle persone fragili, riconoscendo loro valore, canalizzando le loro risorse in modo produttivo, dando dignità e giusto riconoscimento al loro talento.

E io qui, sul palco, che provo a dare voce a chi non ne ha.
A chi difficilmente si troverà davanti ad un pubblico a raccontare i propri sogni.

Eccola la mia idea da diffondere.
La differenza come risorsa, la bellezza nella diversità.

Non so se sono riuscita a dire tutto quello che volevo. Non credo.
Ma la soddisfazione dei sorrisi intorno mi ha rassicurata.
Qualcuno in più guarderà i TEDTalk e ne troverà ispirazione, qualcuno in più guarderà con occhi nuovi alla fragilità.

Non sono stata perfetta ma ci sono riuscita.
Ho provato ad emozionare, mi sono emozionata e ho testato in prima persona quello che si prova quando la tecnologia ti abbandona e non hai un piano B.
Ma il piano B sei TU.

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